Lunedì 12/06/2017

Articolo n.19

Nello yoga sono chiamate posizioni invertite, e sono quelle posizioni in cui assumiamo una postura tendenzialmente opposta a quella che abbiamo normalmente come ad esempio la posizione a testa in giù. A volte esse contrastano le posizioni abituali perché possono apparire scomode e difficili da assumere. Il loro scopo è quello di farci vedere il mondo da un’ altra prospettiva, ed in effetti è proprio così perché se ci mettiamo a testa in giù, le cose ci appaiono diverse rispetto a quando le guardiamo a testa in su.

Talvolta può capitare di sentirsi impantanati in una dinamica che conosciamo, in qualcosa che già ci è accaduto e ci troviamo a rimuginare sempre sulle stesse cose e magari con gli stessi pensieri. Ma nonostante ce ne rendiamo conto, non riusciamo a mollare e rimaniamo lì in quella posizione, abbiamo delle sensazioni che facilmente incastoniamo in un pensiero che conosciamo. In questo modo ci sentiamo sopraffatti e stressati dai pensieri ma abbiamo l’illusione di poter trovare la soluzione proprio lì dove non l’abbiamo mai trovata.

Per quanto difficile sia, è importante provare a muoversi, ad invertire la nostra posizione e permetterci di osservare le cose da un altro punto di vista. Perché gli eventi sono oggettivi e reali, ma il modo di percepirli è nostro e soggettivo, e possiamo sceglierlo, non è detto che sia sempre lo stesso, soprattutto se sentiamo che il modo che abitualmente utilizziamo ci affatica molto.
E’ probabile che incontriamo delle difficoltà nel cambiare posizione, del resto anche le posizioni più scomode, se tenute a lungo possono diventare delle abitudini. Non dobbiamo però smettere di provarci.
Per assumere la posizione a testa in giù nello yoga ci può volere anche molto tempo, ma è importante percorrerlo tutto, questo tempo, perché è attraverso di esso e con la nostra dedizione che potremo trarre beneficio da una posizione nuova che affaccerà chissà su quali panorami.

CONSIGLIO DELLA SETTIMANA

Se questa settimana ti capiterà di trovarti imbrigliato in qualche situazione che conosci già e che ti genera fatica, ti voglio consigliare di cominciare a camminare, prova a camminare lentamente e ad ascoltare i tuoi movimenti, a partire dai tuoi piedi. Muovili piano, assaporando ogni passo e il contatto di tutte le parti dei piedi con il terreno, dalle dita fino ai talloni. Se sei a casa fallo scalzo. Fallo per almeno dieci minuti e prova a concentrare la tua attenzione sul movimento dei tuoi piedi.
Come sempre se ti va annota le tue sensazioni.
Ti ringrazio per la tua attenzione e ti auguro una buona settimana!

 

 

 

Stefania Filetto