Lunedì 29/05/2017

Articolo n. 17

Oggi il mio pensiero è rivolto all’incontro con l’altro. La nostra vita è costituita da tanti incontri. Possiamo pensare agli incontri di uno sguardo su un autobus, su cui ci soffermiamo un po’ di più del solito, oppure agli incontri speciali, che danno vita a delle relazioni di amicizia o di amore che durano nel tempo, ma anche a quegli incontri sempre speciali, ma che durano il tempo di un incontro. Oppure possiamo pensare a quegli incontri quotidiani che determinano le nostre abitudini, come l’incontro con i colleghi, il barista, il fornaio o il giornalaio.

E’ vero, non tutti gli incontri sono uguali, ma molti di questi ci rimangono dentro per molto tempo, aprono in noi delle piccole finestrelle, alle quali ogni tanto ci andiamo ad affacciare, e ci nutriamo di quella dolce sensazione, un po’ conosciuta ma anche un po’ nuova che riempie il nostro momento. Conosciuta forse perché quell’incontro appartiene ad un momento passato, nuova in quanto la nostra finestrella si affaccia sulla nostra vita di oggi.

Il nostro passato è molto importante, dunque, determina il nostro sguardo di oggi ed il nostro modo di affacciarci ad incontri nuovi ed alla possibilità di aprire tante nuove finestrelle.
Ma ogni incontro è nuovo, anche se si ripete con le medesime persone, noi non siamo sempre gli stessi, siamo diversi già da un attimo fa, come lo sono le persone che incontriamo.
Sia che si tratti di incontri nuovi o incontri vecchi, proviamo a lasciar aperte le nostre finestrelle alle sensazioni e alle emozioni che possono “inavvertitamente” entrare.

“Non smetteremo di esplorare. E alla fine di tutto il nostro andare ritorneremo al punto di partenza per conoscerlo per la prima volta”
Thomas S. Eliot

CONSIGLIO DELLA SETTIMANA
Ti chiedo di trovare una posizione confortevole. Chiudi gli occhi e respira con calma e profondità. Prenditi qualche minuto per trovare la tua quiete.
Ora ti chiedo di provare a visualizzare una finestra, una conosciuta o anche una che non conosci. Avvicinati lentamente ad essa e prova a scorgere piano piano quello che c’è fuori. Se ne hai voglia prova ad aprirla, e vedi cosa succede, che effetto ha l’aria sulla tua pelle, che effetto ha su di te quello che vedi.
Non avere fretta, dai il tempo alla tua immaginazione, lasciando emergere le tue sensazioni.

Infine apri lentamente gli occhi e se ti va annota quello che hai visto dalla finestra e le tue sensazioni ed emozioni.

Stefania Filetto